IL MEDIATORE DEVE VERBALIZZARE QUALE PARTE DICHIARA DI NON VOLER PIU’ PROSEGUIRE LA MEDIAZIONE

Quando durante la procedura di mediazione (obbligatoria) le parti si rifiutano di proseguire oltre il primo incontro nel verbale devono essere esplicitate le dichiarazioni di entrambi o ci si deve limitare a riportare semplicemente “accordo raggiunto” / “non raggiunto”?
Per prima cosa bisogna tenere presente che per quanto riguarda la tutela della libertà di dialogo che va garantita alle parti la riservatezza si riferisce solo al contenuto della lite all’incontro di mediazione; se invece riguardano le circostanze che si attengono alle modalità della partecipazione delle parti al processo e allo svolgimento della mediazione è lecito verbalizzare, da parte del mediatore, la risposta di ciascuna delle parti sulla possibilità di iniziare o continuare la mediazione.
Nel caso in cui le parti o una di esse si rifiutano è necessario che venga verbalizzata la ragione di una tale scelta per consentire al giudice la conoscenza del contenuto della condotta delle parti in quello specifico contesto.
Prendendo in esame la sentenza integrale del Tribunale di Pavia di cui abbiamo parlato nel nostro sito il giudice invita il mediatore a verbalizzare quale sia la parte che dichiara di non poter iniziare la mediazione e quali sono gli impedimenti alla base di questa scelta. Infatti, considerato che non sempre il primo incontro di mediazione ha un contenuto che si limita solo alle informazioni sulle singole parti ma che può riguardare anche le esposizioni di posizioni negoziali o una composizione amichevole del conflitto del tutto simile ad una mediazione, è necessario che il mediatore non si limiti soltanto a verbalizzare quali sono i soggetti presenti ma anche gli ostacoli che impediscono alle parti di poter proseguire con la mediazione.